La squadra Under 13 allenata da Claudia Caramelli è senza dubbio la squadra rivelazione della stagione e nella giornata emozionante di domenica si è laureata CAMPIONE PROVINCIALE sorprendendo il numeroso pubblico accorso a Pieve a Nievole
I ragazzi della Curva Nord informano tutti i tifosi Arancioni che le magliette in vendita nella gara contro il Foligno sono andate tutte esaurite e che ne verranno ristampate altre per domenica prossima per la partita Pistoiese-Lucchese
Non smette di brindare, la scuderia Pistoia Corse. Rappresentata al Rally dell'Appennino Ligure, appuntamento andato in scena a Genova, il sodalizio di via Sant'Agostino è riuscito a centrare l'ennesimo podio assoluto di una stagione confermatasi di altissimo livello
Il Campionato Italiano Under 14 di fioretto si conclude con un’altra splendida medaglia per gli atleti del Club Scherma Agliana. A conquistarla è Francesco Valori Ventura nella cat. Fioretto Ragazzi (2001)
La Tesi Group sbanca il parquet di Bologna della Granarolo imponendosi per 77 a 70 e, per il discorso playoff, rimanda tutto alla decisiva sfida casalinga contro Caserta
E' un momento davvero d'oro per Tiziano Obino (Alto Reno) che vince a Iano nel 9° trofeo “Artidoro Berti”, gara organizzata dalla Silvano Fedi Pistoia e valida come campionato provinciale uisp di corsa in montanga e come 32° trofeo “Primo Maggio” - 18° trofeo “Cral Breda”.
Con un´ottima e convincente prestazione, la Pallavolo Monsummano si guadagna un meritato posto nella finale dei playoff, nel massimo Campionato Provinciale, a spese dell´esperta squadra pistoiese della Scuola Volley. E´ durata solo metà set la volontà delle locali di riuscire a sovvertire un pronostico che appariva scontato.
Tutto gli eventi di oggi organizzati in modo cronologico. Gli eventi possono essere inseriti liberamente da tutti: associazioni, enti e cittadini, senza alcuna spesa
Presentiamo tutte le rincipali mstre del territorio che sono anocra in corso. Le mostre possono essere inserite da cittadini, enti e associazioni in modo libero, senza alcuna spesa.
Sabato 10 maggio, al Teatro Comunale di Lamporecchio, Avis presenta il primo premio letterario "Giulietta Ferrero"
Quattro appuntamenti che prenderanno il via da giovedì 8 maggio con la presentazione di altrettanti libri per indagare sulla storia e la filosofia delle scienze della vita. Tutti gli incontri si svolgeranno dalle ore 18 alla libreria Lo Spazio in via dell'Ospizio 26a
Ricostruire, per tracce selezionate e casi di studio esemplari, il panorama artistico che si delinea a Pistoia nel XVII secolo. E' questo l’obiettivo della quinta edizione de Il Museo e la Città. Vicende artistiche pistoiesi del Seicento: tracce, riflessioni, aggiornamenti
Venerdì 16 maggio, alle 17, nella cornice monumentale del Tettuccio, sarà presentato il numero 14 del magazine. La serata sarà l’occasione per la presentazione del nuovo direttore di Naturart, della nuova redazione, di nuove importanti collaborazioni istituzionali
Maggio e giugno scoppiettanti per Fondazione Luigi Tronci e Associazione Culturidea unite nell’intento di far comprendere e porre al centro del dibattito culturale non solo pistoiese la questione dell’incommensurabile patrimonio della Fondazione stessa
Eppure sarà tra i pochi sopravvissuti ad Auschwitz, dove era stato internato nel 1942, per poi vivere sempre nel dubbio se sarebbe stato meglio morire invece che sopravvivere. Alberto lo conosciamo invece quando inizia una nuova fase della sua esistenza. Militare, ha lasciato i servizi speciali, dove si era fatto la fama di essere il migliore, quando viene contattato e assunto da un uomo anziano e molto ricco che gli offre di entra- re al suo servizio, perché, a parte le precarie condizioni di salute, si sente in pericolo. Sarà un piccolo quaderno a unire le due storie, rivelando una verità che non tutti vogliono sia scoperta…..
” Io non dovrei essere vivo/ non dovrei parlare/ non dovrei respirare mangiare bere dormire e pensare/ Io dovrei essere fumo “. Con “ Dovrei essere fumo” Patrick Fogli conserva la sua vocazione a uscire dagli schemi e ad approfittare della chiave della lettera- tura più popolare, il noir in questo caso, per affrontare problemi che sono ancora assai vivi e dibattuti. Dopo la strage del treno a Bologna, dopo la mafia, ecco raccontarci della Shoah ma anche delle “pistole facili” in vendita al miglior offerente. Il libro si basa su due piani differenti. Da una parte la testimonianza di Emile Rietmann ” …sono nato il 25 luglio del 1921…. sono ebreo….”in uno spietato diario che ci racconta la sua odissea a Auschwitz. Dall’altra, nei capitoli dispari, un noir il cui protagonista è l’ex-militare dei reparti speciali, Alberto Corini, un quarantenne che a un certo punto non può più sopportare le missioni all’estero che spesso finiscono in vere e proprie carneficine che coinvolgono vittime innocenti. Adesso fa la guardia del corpo, e a volte anche il…giustiziere, a un anziano signore assai malato dal nome tedesco. Ma cosa può ” legare ” i due personaggi ?Un quaderno che l’esperto ex-agente legge e che ci rimanda a quanto l’ebreo racconta. Questi ha avuto la vita sconvolta dopo l’arresto da parte dei tedeschi con la partenza in treno verso i campi di concentramento, la selezione sul piazzale appena arrivati, per precipitare, quale inquadrato nel Sonderkommando del crematorio di Auschwitz nell’inferno più profondo. Il loro compito era infatti di portare i corpi degli altri ebrei dalle camere a gas ai forni, dove in poco tempo diventavano “fumo”.
Due storie diverse, una di pura invenzione, l’altra con fondati riferimenti alla realtà, e finiranno per intrecciarsi quando ogni tassello delle varie vicende andrà al suo posto, i vari personaggi saranno identificati riuscendo anche a rendere un certo senso di giustizia sollevando l’animo a quei sopravvissuti intrisi nel loro dolore. La struttura del noir è legata alla personalità vigile dell’ex-cacciatore di terroristi, adesso ha accettato di occuparsi della sicurezza altrui, cercando di trovare un sollievo a se stesso dopo i traumi della guerra. L’ambientazione passa da una clinica privata che sembra un bunker a una splendida villa dove c’è una stanza a cui a nessuno è permesso entrare, alla spiaggia dove il Corini si allena correndo giorno dopo giorno tra cupi pensieri e speranze di una vita migliore. IL racconto è pieno di intrighi ed è dosato con la giusta suspense, non mancano le donne, la figlia e la nipote del vecchio, con la prima che lo odia ferocemente e con la seconda che sembra non apprezzare gli ex-militari, salvo poi cambiare idea. Ma ci sono anche delitti su commissione che si fanno passare per incidenti e esecuzioni eseguite senza pietà. Il tutto alternando capitoli ricchi di azione alla tragedia della storia con un giusto equilibrio tra gli effetti dei due tipi di violenza.
Fogli al settimo romanzo, alternando noir e grande storia, costruisce una trama scritta con un rigore encomiabile confermando il suo talento di scrittore, non facendoci neppure mancare dotti riferimenti a Celine o Dostoevskij. Lo scrittore riesce anche a centrare l'obbiettivo di unire personaggi vissuti in tempi diversi ma unificati dal terrore che ha pervaso le due epoche, svolgendo anche una mansione di memoria storica su cosa accadde settant'anni fa nei campi di sterminio. E quel che dice Emile " Io sono costretto a raccontare per non lasciare dimenticare….".E in questo caso è un quaderno azzurro capitato nelle mani di un protagonista di un noir ad adempiere alla bisogna… Nei primi mesi del 1944 ad Auschwitz potevano essere uccise ventimila persone al giorno. Emile, sopravvissuto all'eccidio, ha voluto appunto lasciare la memoria di quei giorni affidandola a un diario. Alberto Corini è invece un ex-militare nauseato delle efferatezze compiute con la scusa di combattere il terrorismo, ora è un uomo solo, pieno di rimorsi e di incubi, che si è rifugiato in una vita anonima e solitaria. Ma il ritorno all'attività al servi- zio di un potente gli cambierà la vita. Fogli attraverso queste due figure affronta il tema della Shoah. Emile svolge il suo compito come un automa, anche mentendo ai suoi compagni di sventura, forte della voglia di sopravvivere, anche se poi dirà che a questa esigenza era preferibile la morte. Alberto nello svolgere il nuovo compito incontra due donne che lo porteranno a riscattare tutto il male commesso facendogli conoscere l'identità vera del suo datore di lavoro.
L'autore sfrutta abilmente i meccanismi del genere thriller, non cadendo mai nella retorica del pietismo, semplicemente, ma non è cosa da poco, ci ricorda che certi fatti non vanno mai dimenticati. Vengono intrecciate storie di esseri umani, sovrapponendo vicende dei nostri giorni a quelle tragiche dei tempi dell'olocausto, il titolo stesso "Dovrei essere fumo" ci richiama i campi di sterminio con una maniera di raccontare assai efficace sì da apparire necessaria. Patrick Fogli si conferma un ottimo scrittore, e dal punto di vista della scrittura vera e propria che è di notevole qualità, e dal punto di vista di un narratore che sa sovrapporre toni diversi che poi ci portano a leggere quella che è semplicemente la Storia.
GIUSEPPE PREVITI